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Cecilia Marconi

Test di Medicina, un'introduzione

La leggenda narra che solo pochi eletti entrano nella facoltà di Medicina. Purtroppo, una base di verità c’è: statistiche alla mano, approssimativamente cinque persone su sei che hanno tentato il test non entrano.

Tuttavia, qualcuno ce la fa: io ho provato il test l’anno scorso e l’ho superato.

"The Classical Organelle I, Mitochondria" by Odra Noel of London, England

La mia intenzione non è di dare informazioni strettamente tecniche sulla prova, poiché online (ad esempio sul sito del Ministero dell’Università) o Alpha test già si possono trovare. In questa rubrica mi propongo, invece, di sfatare alcuni miti e di dare i consigli che vorrei aver ricevuto, a fronte della mia esperienza e di quelle che ho raccolto.


Innanzitutto rispondo alle domande che avevo e su cui non trovavo pareri coerenti.


Quanto tempo prima devo iniziare a studiare?

Dipende dalla preparazione avuta alle scuole superiori e dalla capacità di studio di ciascuno: è difficile indicare il momento perfetto in cui iniziare a studiare. Personalmente ho procrastinato fino a luglio e, nonostante il mio livello iniziale di conoscenza delle materie non fosse altissimo, due mesi mi sono bastati. Di sicuro, però, NON è necessario iniziare a studiare in quarta o fin dall’inizio della quinta. Molti ancora pensano che serva prepararsi per almeno un anno e continuano a organizzarsi con largo anticipo. Durante gli ultimi anni di superiori è sufficiente studiare le materie scolastiche poiché già affrontano una parte degli argomenti del test. Credo inoltre che si sottovaluti lo stress mentale di una preparazione così prolungata nel tempo. E’ logorante e aumenta le aspettative nella prova, dal cui esito non dipende solo l’ingresso in facoltà ma anche la paura di aver perso tanto tempo.

Il tempismo dipende inoltre dall’università a cui si vuole accedere: se pubblica oppure privata, come la Cattolica, l’Humanitas e il San Raffaele. Il test per le università pubbliche è a fine dell’estate della quinta superiore, quest’anno è il 3 settembre 2021, mentre per le altre in genere è nei primi mesi dell’anno.


Chi entra possiede doti naturali e irraggiungibili o è una persona comune?

Penso che la domanda su quale sia il discriminante per superare il test se la siano posti tutti coloro che hanno deciso di imbarcarsi in questa (dis)avventura.

Per essere tra i primi nella classifica nazionale credo sia imprescindibile avere un qualche talento, che sia una memoria impressionante o un senso logico pazzesco, aggiunto a una considerevole passione per lo studio. Tuttavia, se lo scopo è entrare in facoltà e non battere qualche record, allora credo che il discriminante sia il metodo e la voglia, perché:

  1. un metodo di studio adatto alla prova batte di gran lunga la quantità di tempo speso.

  2. trovare la forza di studiare dopo un anno di scuola e l’esame di maturità non è da poco: alcune volte questa non la si trova per tutta l’estate.


Come funziona la graduatoria?

La graduatoria è nazionale, quindi tutti saranno inseriti nella stessa classifica: la sede sarà assegnata in base alle preferenze, espresse nel momento dell’iscrizione, e al numero di posti disponibili in ciascuna università.

Infatti la sede che si avrà espresso come prima preferenza potrebbe aver esaurito i posti, poiché prima scelta anche di altri candidati con punteggio più alto e quindi con la precedenza.


A breve altri consigli più specifici per affrontare il test, buona fortuna!

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