Barilla dice che i giovani dovrebbero mettersi in gioco e rinunciare ai sussidi, mentre i ristoratori si lamentano che nessuno voglia andare a lavorare come cameriere.
Si pensava che una volta aperte le prenotazioni per il vaccino ai giovani non si sarebbe prenotato nessuno. E invece una volta che c'è stato il boom di richieste.
Si è detto che i giovani non sono capaci di valutare i rischi, solo perché alcuni di loro hanno fatto il vaccino AstraZeneca.
Come se si potesse davvero decidere che vaccino fare. Come se nessuno volesse mai fare un vaccino monodose al posto di uno che ha il richiamo in pieno agosto.
Allora arriva la solita risposta a qualsiasi replica. Quando si fa notare agli adulti, ai giornali, a chi continua la narrazione de "Ai miei tempi..." che forse si stanno sbagliando, la risposta è sempre la stessa.
'Voi ragazzi volete solo andare in vacanza e in discoteca.'
Sì. I ragazzi vogliono andare in vacanza. Vogliono vaccinarsi per tornare a un po' di normalità. Vogliono spendere soldi in tutti quei settori che in questi mesi hanno sofferto più degli altri.
Cosa c'è di male?
Che i soldi sono vostri. Certo.
I soldi sono vostri perché i ragazzi devono scegliere tra non fare niente e avere 600 euro di reddito di cittadinanza oppure lavorare 8 ore al giorno per avere 600 euro di stipendio e scelgono la prima opzione.
Lo faremmo tutti. Anche voi.
Allora no, non ci stiamo più a questa narrazione dei giovani.
Che tra generazioni sia difficile capirsi è vero, ma c'è una differenza tra l'essere diversi e l’essere ciechi davanti all’oggettività della situazione.
I ragazzi che criticate ed etichettate come nullafacenti sono gli stessi che stanno studiando per anni senza sapere cosa aspettarsi dal futuro.
Sono gli stessi che magari stanno lavorando in nero da mesi per pagarsi questi studi e nessuno ne parla perché nessuno ne può parlare.
Sono gli stessi che hanno appena passato due anni chiusi in casa, due anni che voi avete sempre descritto come quelli che dovevano essere "gli anni migliori della loro vita". Li hanno passati davanti a un computer, consapevoli che quando per voi sarà tutto finito, per loro arriverà la parte peggiore.
Perché è vero che molte persone hanno perso il lavoro, ma la maggior parte di queste persone hanno meno di 40 anni.
Infatti saranno quei giovani, gli stessi che adesso vorrebbero almeno un po' di normalità, a pagare il prezzo della crisi.
Perché voi avete il posto fisso. Loro no.
E probabilmente non sapranno mai cosa sia, il posto fisso.
Loro se vanno a un colloquio e chiedono le condizioni del contratto, trovano il ristoratore che denuncia al Corriere della Sera che i giovani vogliono solo sapere quanto li paghi.
Vorrebbero saperlo perché, altrimenti, anziché avere un lavoro per permettersi di vivere, devono potersi permettere di avere un lavoro.
Non ha senso. Non ha senso per i lavori stagionali. Non ha senso per i lavori fatti mentre si va all'Università, per gli stage e i tirocini.
Non ha senso perché avere un lavoro dovrebbe essere motivo di orgoglio, dovrebbe permettere indipendenza.
Non lo dicono i ragazzi.
Lo dice la Costituzione Italiana, articolo 1:
"L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro."
E articolo 4: "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società."
Sono i principi fondamentali della Legge sulla quale si basa l'intero ordinamento del nostro Stato.
Non è che i ragazzi non hanno voglia di lavorare. I ragazzi non hanno voglia di essere sfruttati. Hanno voglia di avere i loro diritti e che la Legge Italiana sia rispettata. Ed è difficile quando la generazione che costituisce la maggior parte dell'elettorato non fa altro che criticarli. Per questo si rifugiano nel cellulare.
Stanno al telefono perché è l'unico mondo in cui gli adulti hanno meno potere.
Così possono, per una volta, decidere loro come funziona, come vogliono che funzioni. Perché glielo avete sempre ripetuto, che nel mondo fuori "funziona così". È normale così.
Alla fine, infatti, quei giovani, probabilmente, anziché stracciare un contratto illegale, lo firmeranno. Questo solo perché voi non fate altro che ripetergli che è così che va il mondo. Che la gavetta va fatta gratuitamente eD è normale che senza esperienza non si sia pagati.
Allora, oltre a due anni buttati via per una pandemia, considereranno inutili anche gli anni di formazione e di studi, perché verrà chiesto loro di imparare tutto da capo. Perché è giusto così. È così che funziona, no?
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