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Carlotta Zoffoli

Lettere?!? Sembri da ingegneria!

Storia vera del mio ingresso in facoltà


Buongiorno a tutti ragazzi! Questa è la vera, seppur strabiliante, testimonianza del mio ingresso in facoltà.

Fin da quando ero piccola sapevo che volevo insegnare!

D’altra parte tutti mi dicevano che ero “fatta apposta”.

Così ho passato le elementari sognando il mio ingresso all’Università, tempio magico e strano che a quel tempo mi sembrava una sorta di Paradiso!

Le medie, bel periodo di sogni e prime esperienze. Volevo sempre di più andare all’Uni per insegnare a ragazzi sempre più grandi! Ogni cosa con cui venivo in contatto non mi soddisfaceva!

Ma la vera bomba l’ho sganciata alle superiori!

Tutti dicevano che ero “fatta apposta” per insegnare e io, da perfetta emo, facevo di tutto per ribellarmi in questa lotta titanica contro quello che sarebbe dovuto essere il “mio destino”.

Da qualche anno, dalla III° liceo, avevo iniziato ad appassionarmi alla matematica dopo aver letto la “Teoria della Relatività” di Albert Einstein.

Da pazzi, vero?!?

Volete sapere la cosa più sconvolgente?

L’ho capito!

Io, ragazza di uno Scienze Umane che non riusciva a fare una semplice espressione, ero riuscita a leggere e capire la “Teoria della Relatività” di Albert Einstein!

Einstein?!?

Se non mi credete non importa, la parte bella deve ancora arrivare.

L’ho detto ai miei, ma non mi sono fermata qui, ho insistito per spiegargliela!

E da me l’hanno capita!

Mi sentivo come un cantante esordiente dopo il suo primo concerto di successo!

Volevo mangiarmi il mondo e mi sono detta, <<No, io non voglio più insegnare al liceo, pieno di gente svogliata, no! Io voglio insegnare all’Università!>>.


Mia madre era al settimo cielo, non ho mai visto mio padre così contento. Sembrava tutto perfetto… Tranne per il fatto che ad ogni verifica di fisica, matematica o scienze io prendevo 5, se mi andava bene!

C’era qualcosa che non andava!


Me la raccontavo, avevo 18 anni e me la raccontavo! Che volete farci? Mi dicevo <<Non capiscono il tuo valore, boccerebbero anche Stephen Hawking se studiasse per loro!>>

Volete sapere la cosa ancora più sconvolgente?!?

Alla fine era anche così, ma non è questo il punto. Il mondo è pieno di insegnanti dalla mente chiusa, non ce l’ho neanche con loro.


La frase che mi cambiò la vita fu quella di una bidella della mia scuola che aveva notato un giorno i miei strani calcoli. Mi disse in tutta la sua conoscenza sulla materia <<Tu, Lettere?!? Sembri da Ingegneria!>>.

Dopo l’iniziale stupore, volevo risponderle qualcosa, anche solo per contraddirla, ma nemmeno io sapevo bene quello che stavo facendo con quei calcoli, quindi l’ho solamente ringraziata e sono uscita di scena.

Vivevo in un periodo molto particolare della mia vita, in cui volevo fare tutto, ma proprio tutto tutto, anche Fisica Applicata!


Non sapevo dove andare, ero come un marinaio sperduto in mezzo al mare, senza bussola e in una notte di nebbia. Così, tanto per farvi capire.

Dopo giorni e giorni di tormento interiore, di depressione e di insonnia, mi sono detta ora basta! Voglio decidere!

Quindi ho fatto la cosa che più mi riusciva meglio: immaginare.

Ho immaginato come sarebbe stata la mia vita senza la letteratura, le arti, la filosofia, ma solo materie scientifiche e calcoli!

Ho saputo la mia scelta dopo circa 2.2 secondi!

Il mio vero amore era la parola e la letteratura, non potevo vivere senza! Tutto doveva ruotarvi attorno!

Così ho scelto Lettere e, ancora adesso al mio 2°anno, non me ne pento!


Morale della favola:

Non importa e non ti preoccupare se eri confuso e hai fatto una scelta sbagliata, l’importante è avere il coraggio di assumersi la responsabilità della propria felicità, poi ci si muove di conseguenza!

Domanda da 1 milione di dollari:

Sei Felice?


Bene, grazie per avermi seguito e alla prossima settimana!

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