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Compagni e dove trovarli

Benvenuti e bentornati a “La Strada”, rubrica in cui tutti gli studenti possono informarsi e trasformare la loro vita universitaria in un capolavoro!

“Sono tutti egoisti! Lasciali stare, è meglio… Tu fai il tuo, poi ti potrai prendere tutti i meriti, meglio di così non ti potrebbe andare!”

Questa frase mi è stata detta da un altro ragazzo nel mio primo giorno in facoltà.

Sì, sarebbe meglio così, ma c’è solo un piccolo ostacolo, un piccolo problema: non siamo dei robot!

Non è la prima volta che ho sentito questa frase e credo che lo stesso valga per voi.

Queste parole sono state dette ai nostri nonni, genitori e amici di famiglia che continuano a ripetercele fino allo sfinimento.

Novità: non sono vere!

Lo so, è sconvolgente, ma solo perché i vostri genitori dicono che è così, non vuol dire che abbiano ragione.

Ognuno ha le proprie credenze, i propri valori e spesso i pregiudizi deformano la realtà, ma di solito non ce ne accorgiamo.



Ad ogni modo, basta vivere nel mito che non abbiamo bisogno degli altri!

Ecco la mia esperienza.

Ero molto timida quando sono approdata in facoltà e avevo avuto bruttissime esperienze di bullismo negli anni delle medie e del liceo e non ero molto propensa a crearmi nuove amicizie.

Tuttavia, da perfetta testarda e masochista, non mi volevo arrendere! Non tutti potevano essere scostanti, non volevo credere a quella bugia.


Così mi buttai e, se devo essere sincera, molte persone mi invitavano a far parte dei loro gruppi, ma mi annoiavo e mi sentivo sempre più esclusa.

Non riuscivo ad aprirmi o ad essere totalmente sincera.

Non mi divertivo, anzi sentivo continuamente la pressione di dovere o non dover dire certe cose solo per non essere nuovamente esclusa…

Non ero a mio agio.

Così cambiai gruppo ancora e ancora, ma non riuscivo a trovare con le persone che incontravo quella sintonia tale per cui mi potessi esprimere liberamente.

Allora decisi di cercare persone a cui non piaceva stare in gruppo, come me, e con cui condividere qualcosa di significativo piuttosto che l’ultima puntata di Uomini e Donne!

TERRIBILE, ma COSTRUTTIVA!

All’inizio, ho trovato solo tante persone, che non sapevano nemmeno quale yogurt piacesse loro!

Presa dallo sconforto, decisi di mollare.

Non riuscivo a capire se c’era qualcosa che non andasse in me, se dovessi essere diversa. Insomma avevo tutti quei pensieri che, se la mente produce, non dobbiamo ascoltare.

Man mano che i giorni passavano cominciavo a credere che quel ragazzo avesse ragione e che ero stata un’ingenua a non credergli.

Tuttavia, dopo l’ennesima giornata passata a percorrere da sola Bologna e a farmi il terzo grado sulla mia vita, mi venne un’intuizione!


Non dovevo dannarmi a cercare degli amici o amiche. Dovevo solo fare ogni cosa che potesse attrarli a me, senza fingere di avere altri interessi.

Infatti, un’amicizia è dare, dare qualcosa che solo per poche persone è inestimabile.

Amicizia è capire come noi vorremmo essere accolti e trattati e riprodurlo, è cogliere le opportunità e fidarsi.

Il giorno dopo ho incontrato e ho conosciuto la mia migliore amica, che non solo è carina e non mi fa sentire esclusa, ma mi aiuta anche tanto coi corsi, così come io aiuto lei!

Non ti preoccupare se ancora non hai trovato quelle persone giuste, arriveranno quando sarai pronto ad attrarle!

Tuttavia, non vivere nel mito che da solo fai meglio!

Nella mentalità comune si è abituati a diffidare e a disdegnare l’altro, ma pensa al mondo del lavoro: se non sai legare con gli altri, collaborare e comunicare non puoi lavorare nemmeno al McDonalds!


Quindi l’Università è importante soprattutto per le amicizie che ti farai; infatti, le amicizie sono il tuo più grande investimento!


Bene, finale scioccante, grazie a tutti per l’attenzione.

Alla prossima!


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